Efficienza energetica: trend in crescita per un mercato da 8-10 miliardi di euro l’anno che vale l’1,5% di PIL

Sono stati presentati da poco due diversi rapporti sull’efficienza energetica ed entrambi fanno emergere segnali positivi e molto incoraggianti per quanto riguarda la ripresa economica del Paese.

In uno di questi studi, realizzato da Confindustria in collaborazione con Rse ed Enea, si dichiara che efficienza energetica e sostenibilità ambientale sono, e lo continueranno ad essere, le colonne portanti del piano industriale in quanto costituiscono un elemento indispensabile per la competitività delle aziende.

Nello studio sono stati stimati i potenziali di riduzione dei consumi al 2030, attraverso le principali tecnologie. Tra le tecnologie più mature con ancora un altissimo potenziale facilmente sfruttabile abbiamo la cogenerazione e la pompa di calore.
Risulta evidente comunque un diffuso «grande potenziale di efficienza per il nostro Paese, nonostante si sia già fatto molto negli ultimi 20 anni in termini di investimenti. In sintesi nel periodo 2020-2030 si potrebbero ottenere riduzioni cumulate della fattura energetica (…) con un complessivo impatto positivo sul sistema economico per circa 106,8 miliardi di euro. Ciò equivale a dire che, per ogni euro di spesa pubblica investito in efficienza, si possono ottenere 1,5 euro in termini di aumento dell’occupazione, investimenti privati, energia risparmiata e benefici ambientali».

 

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